Con la cerimonia ufficiale del primo colpo di piccone, ieri la Guardia aerea svizzera di soccorso Rega ha dato avvio alla costruzione della nuova elibase all’aeroporto regionale di Samedan. Anche se la Rega non ha ancora un contratto di diritto di superficie legalmente valido, si tratta di un passo decisivo per garantire l’assistenza medica ae-rea alla popolazione engadinese e agli ospiti della valle anche oltre il 2026.
La costruzione della nuova elibase avverrà in più tappe. In una prima fase, saranno eseguiti i lavori preparatori, per quanto le condizioni meteorologiche lo permetteranno. Nelle prossime settimane si procederà, tra l’altro, alla rimozione dello strato superiore di terreno e ai primi lavori d’ingegneria civile. Nella seconda fase, prevista per l’anno prossimo, verranno eseguiti i complessi lavori d’ingegneria civile, mentre nella terza fase seguirà la costruzione modulare dell’hangar.
Una base comune per tre operatori di elicotteri
La nuova elibase, che sorgerà nella parte nord dell’aeroporto, sarà una costruzione moderna interamente in legno, realizzata dalla ditta Salzgeber Holzbau di S-chanf con legname che proviene dalla regione. Nella nuova base non s’installerà solamente la Rega. Altre due compagnie di elicotteri attive a Samedan, HeliBernina e Swiss Helicopters, useranno la moderna infrastruttura come inquilini. In questo modo, la Rega finanzia e costruisce una soluzione comune e funzionale per tutti gli operatori di elicotteri attivi nella regione.
La Rega non può continuare ad aspettare
Il ricorso pendente in materia di diritto di voto, relativo alla votazione del 17 agosto 2025 sull’abrogazione del progetto aeroportuale del 2017, non rappresenta un ostacolo per l’inizio dei lavori di costruzione della nuova elibase, perché, secondo diversi pareri giuridici, per la realizzazione della base la votazione non era affatto necessaria. Pur non disponendo ancora di un contratto di diritto di superficie firmato, la Rega ha deciso di avviare i lavori di costruzione. L’urgenza del progetto edilizio è riconosciuta anche dalla Confederazione: una richiesta della Rega per l’avvio anticipato dei lavori già prima dell’inverno è stata approvata il 9 ottobre 2025 dall’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC). Cinque giorni dopo viene dato il primo colpo di piccone. Il CEO della Rega Ernst Kohler spiega: «Non possiamo e non vogliamo più aspettare. Si tratta di garantire l’assistenza medica aerea da Samedan a favore della popolazione dell’Engadina e degli ospiti oltre il 2026. E per la Rega questo ha la mas-sima priorità».
La data del completamento dipende anche dalle condizioni meteorologiche
Secondo la pianificazione a tappe del progetto di rinnovo dell’aeroporto, approvata alla fine del 2023, il trasferimento delle attività nella nuova base era previsto per dicembre 2026. Al momento, non è però ancora chiaro se la nuova elibase potrà essere completata entro tale data. Visto che nell’Alta Engadina la stagione dei cantieri è breve, bisognerà prevedere una soluzione transitoria all’aeroporto di Samedan per ospitare l’elicottero nuovo e più grande, da gennaio 2027 fino al completamento della base.
